CIDA, DA OGGI MOBILITAZIONI CONTRO “SCIPPI” AI DIRIGENTI
“Da oggi parte la nostra mobilitazione, da oggi 300mila dirigenti pubblici e privati, in attività e in pensione, scendono idealmente in piazza per protestare contro tutte le forme di ‘esproprio’ delle loro pensioni, quelle in essere e quelle future”: lo ha detto Giorgio Ambrogioni, Presidente CIDA, al termine del convegno “Non per equità ma per cassa”, svoltosi a Roma, il 30 ottobre scorso.
“Tramontata l’assurda proposta di legge sul cosiddetto ricalcolo delle pensioni medio-alte, al suo posto ecco l’ennesima ipotesi di ‘contributo di solidarietà’ a scapito delle stesse categorie di pensionati. Una formula apparentemente più sobria, ma non per questo meno ingiusta, visto che sono anni che la nostra categoria versa contributi di solidarietà senza che si riesca a dare una risposta organica e strutturale ai problemi che li hanno motivati. Insomma, smantellato il ‘castello’ dell’equità, resta la cassa, ossia la strada più facile, per il legislatore, per reperire le risorse necessarie a sostenere l’azione di governo: i redditi da pensione. Inoltre, quello che trapela in merito alla nuova versione del ‘contributo di solidarietà, che potrebbe durare 5 o più anni ed essere applicato all’intero ammontare del reddito da pensione, anziché sulla quota eccedente i 90mila euro lordi annui (già di per sé grave), fa rabbrividire. Saremmo di fronte” – attacca ancora Ambrogioni – “a un vero e proprio esproprio o meglio ancora a uno scippo, cui si aggiungerebbe anche un nuovo blocco, totale o parziale, della perequazione all’inflazione, un’altra misura demagogica e profondamente iniqua.”
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