La CMC – Cooperativa Muratori e Cementisti– di Ravenna, in concordato preventivo da giugno 2019, ha presentato un piano di ristrutturazione del debito. L’omologa a tale piano da parte del Tribunale potrà esservi solo dopo l’adunanza dei creditori chirografari, prevista il prossimo 11 marzo 2020.
Il piano di ristrutturazione presentato offre una nuova sponda agli istituti di credito e alle compagnie assicurative: l’obiettivo è accelerare l’uscita dalla crisi che, nel dicembre 2018, ha portato CMC a chiedere il concordato preventivo in continuità, approvato dal Tribunale di Ravenna nel giugno scorso, a causa di un passivo che ha superato 2,1 miliardi di €.
I creditori chirografari titolari di SFP (strumenti finanziari partecipativi) potranno convertirli in obbligazioni. Questo permetterà prima di tutto a banche e assicurazioni di classificare in modo più adeguato i titoli nei loro bilanci.
La svolta per il colosso cooperativo delle costruzioni è arrivata dall’assemblea dei soci di metà dicembre 2019, che ha deliberato di dare il via libera alla possibilità di conversione, esigenza che era stata manifestata dagli stessi istituti di credito e dalle assicurazioni.
Il piano concordatario prevede la soddisfazione dei creditori in prededuzione, di quelli privilegiati e dei fornitori strategici nell’arco di due anni. Per gli altri chirografari, invece, il piano ha fatto leva sugli SFP, che consentono dal 2021 al 2030, di ricevere i ricavi che si attendono dalla continuità aziendale e permettono anche di esercitare un ruolo nella governance, con l’acquisizione di diritti amministrativi sia nel consiglio di amministrazione, che nell’assemblea dei soci.
Adesso arriva la nuova fase, sollecitata dagli stessi istituti di credito e dalle compagnie assicurative. Fase che dovrà essere gestita dal neo Amministratore Delegato di CMC, Davide Mereghetti, nominato dal Cda il 17 dicembre scorso.
Davide Mereghetti, 53 anni, vanta una lunga esperienza nel mondo della finanza, avendo avuto responsabilità sempre crescenti nel corporate & investment banking sia in Italia sia all’estero. Arriva in CMC Ravenna dopo vent’anni in UniCredit, che ha lasciato nel 2018, dopo aver trattato alcune tra le più rilevanti operazioni finanziarie a livello internazionale.
A lui il compito di traghettare CMC verso la ripresa.
CHI E’ CMC
CMC – Cooperativa Muratori e Cementisti – è una cooperativa storica, fondata nel 1901.
Un gigante cui fanno capo 550 soci e oltre seimila dipendenti tra Italia e resto del mondo che sembrava essersi affrancato dalla crisi grazie soprattutto a un profilo internazionale.
Oltre il 60% del suo fatturato è infatti generato dalle attività di costruzione all’estero: opera nel settore dei trasporti, delle opere idrauliche e irrigue, in quelle portuali e marittime, prevalentemente in Africa e Asia, aree dove si è fortemente radicato nel corso degli ultimi quarant’anni.
In Italia è presente nel mercato delle grandi opere pubbliche e nel settore ferroviario, in particolare nell’alta velocità.