E’ uscito il numero di febbraio di Progetto Manager, il mensile di Federmanager. Al centro la “Reazione a catena”: l’economia globale è chiamata a reagire all’emergenza coronavirus e alla conseguente crisi del mercato cinese. Progetto Manager prova a chiudere il cerchio su una situazione in continua evoluzione.
Su questo fascicolo: di Stefano Cuzzilla, “Questo virus non fermi l’industria“. Tecnologie, smart working e capacità di crisis management per mantenere l’Italia competitiva ai tempi del coronavirus.
Di Alessandra Colarizi, “Se crolla la Muraglia”: tutte le misure adottate dal gigante asiatico per reggere all’impatto economico del coronavirus e non disattendere le aspettative di crescita.
Sonia Grieco ha curato l’articolo “Occhi aperti sull’Africa“: nonostante sia stata creata una task force continentale, sono soltanto 20 i paesi africani in grado di effettuare test diagnostici del Covid-19. È a rischio un sistema già fragile, fortemente dipendente dall’economia cinese.
E’ invece scritto da Maurizio Carta “Chi può credere a Xi Jinping?”: il XXI secolo non sarà il secolo cinese, anzi. La Cina entrerà presto in una crisi molto profonda, predice il professor Giulio Sapelli in questa intervista senza filtri in cui non risparmia critiche a Pechino.
Di Guelfo Tagliavini “Tutti pazzi per lo smart working“: un retaggio culturale che ci lega alla “scrivania” come elemento di stabilità e sicurezza ha impedito la diffusione dello smart working. L’emergenza coronavirus ha rotto gli schemi.
Buona lettura!