Come già annunciato qualche tempo fa, il 13 novembre 2024 ha segnato una data importante per tutto il mondo manageriale, e non solo. A Roma, infatti, è stato siglato il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per i dirigenti delle aziende produttrici di beni e servizi. L’intesa, di durata triennale, è stata firmata congiuntamente da Confindustria e Federmanager, e sarà valida a partire dal 1° gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2027.
Entrambe le parti hanno salutato con entusiasmo l’accordo. Maurizio Marchesini, Vice Presidente di Confindustria per il Lavoro e le Relazioni Industriali, ha parlato di un “deciso passo avanti per accompagnare le imprese verso le transizioni”. La soddisfazione di Federmanager è arrivata, invece, tramite le parole del presidente Stefano Cuzzilla, che ha commentato: “Da oggi la categoria manageriale può fare affidamento su un contratto moderno, adeguato all’evoluzione della figura dirigenziale […]. Un contratto più forte, con maggiori tutele”.
Questo rinnovo nasce dall’esigenza di consolidare un nuovo modello manageriale, nella consapevolezza dell’importanza strategica del dirigente per accrescere allo stesso tempo la competitivà e la responsabilità sociale delle imprese. A partire dal 2025, manager e aziende si troveranno davanti a molte novità, tra cui l’ampliamento della definizione di dirigente, il miglioramento degli aspetti retributivi, e il rafforzamento del sistema di welfare con particolare attenzione alla genitorialità e alla parità di genere.
Cerchiamo ora di affrontare alcune delle numerose novità introdotte dal testo del nuovo accordo.
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Ampliamento della definizione di ‘dirigente’
Un primo, importante cambiamento ha investito le definizioni. L’articolo 1 del nuovo contratto, infatti, ha riformulato la definizione di dirigente in maniera più inclusiva. Si definisce infatti dirigente il prestatore di lavoro:
- per il quale sussistono le condizioni di subordinazione (art. 2094 c.c.);
- che ricopra un ruolo ad elevato grado di professionalità, autonomia e potere decisionale;
- le cui funzioni individuino e promuovano la realizzazione degli obiettivi tanto dell’impresa quanto di un suo ramo autonomo.
Vengono ora equiparate ai dirigenti quelle figure di alta qualificazione ed esperienza tecnico-professionale che non si limitano a realizzare in piena autonomia gli obiettivi aziendali, ma che, grazie alle loro elevate competenze, concorrono a individuarli.
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Aspetti retributivi: aumento TMCG e Una Tantum
Il Trattamento Minimo Complessivo di Garanzia (TMCG) è stato revisionato al rialzo: sarà di €80.000 lordi annui nel 2025, per passare a €85.000 nel 2026. Inoltre, a copertura dell’anno 2024 di vacanza contrattuale, è stato previsto il versamento di un importo una tantum pari al 6% del trattamento lordo annuale, a condizione che il dirigente soddisfi specifici requisiti.
Un’ulteriore novità riguarda la modalità retributiva. Il nuovo contratto, infatti, ha introdotto l’obbligatorietà dei sistemi di retribuzione variabile legati al raggiungimento di risultati aziendali. Questa misura, che allinea performance individuali e risultati aziendali, intende orientare il settore ad una gestione per obiettivi (management by objectives), e rappresenta un passo importante verso la modernizzazione dei modelli gestionali.
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Maggiori tutele: malattia e divieto di trasferimento
Tra le novità più importanti, si segnalano le maggiori tutele introdotte per i dirigenti che si trovano in situazioni personali o familiari delicate. Il periodo di conservazione del posto di lavoro per i dirigenti affetti da patologie oncologiche è stato esteso a 18 mesi, mentre è pari a 12 mesi per altre condizioni mediche non dipendenti da causa di servizio.
Sempre al fine di conciliare impegni lavorativi e cura familiare, è stato previsto il divieto di trasferimento nei seguenti casi:
- per il dirigente sopra i 55 anni inclusi;
- per il dirigente che abbia a carico figli portatori di disabilità riconosciuta;
- per il dirigente sopra i 50 anni inclusi con figli minorenni.
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Trasferte: nuove condizioni
In caso di trasferta superiore a 12 ore nell’arco temporale delle 24 ore giornaliere, l’importo forfettario giornaliero è stato incrementato da €85 a €100.
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Sostegno alla genitorialità
Il rinnovo del contratto ha introdotto alcune misure significative per tutelare i dirigenti genitori. In primo luogo, nel caso in cui il dirigente genitore abbia terminato il periodo di congedo obbligatorio dopo il 31/12/2023, ha diritto, fino al sesto anno di vita del figlio, ad una integrazione pari al 100% della retribuzione mensile per il primo mese di congedo parentale.
Viene inoltre introdotta la possibilità di estendere, tramite contrattazione aziendale, il periodo di congedo obbligatorio di paternità.
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Previdenza complementare e politiche attive
Il contratto ha ridisegnato la distribuzione delle quote di contribuzione al fondo Previndai. In particolare, il carico per i dirigenti è stato alleggerito, mentre quello per le aziende è aumentato. Complessivamente, il contributo sarà pari all’8% della retribuzione lorda annua.
Le politiche attive, affidate a Fondirigenti, includono iniziative di formazione continua per aggiornare le competenze manageriali e supportare l’occupabilità dei dirigenti.
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Contrasto alle molestie e alle violenze; parità di genere
Un apposito accordo allegato al contratto impegna le parti sociali a diffondere iniziative di prevenzione e contrasto alle molestie sessuali sul luogo di lavoro.
Confindustria e Federmanager, in collaborazione con l’Associazione 4Manager, promuoveranno la creazione di strutture di supporto locale per i dirigenti vittime di abusi, favorendo un ambiente lavorativo sicuro e rispettoso.
Oltre a questo, verrà incentivata l’adozione della certificazione di parità di genere nelle aziende, con un focus sull’equità retributiva e le pari opportunità. L’obiettivo è creare una cultura d’impresa inclusiva, per ridurre il divario salariale e promuovere la partecipazione femminile.
Il rinnovo del CCNL Dirigenti Industria rappresenta un modello contrattuale innovativo, che pone al centro il management come leva strategica per la competitività e lo sviluppo sostenibile delle imprese.
Per maggiori informazioni, contattaci al seguente indirizzo mail: segreteria@federmanagerbo.it.