Pubblicati in Gazzetta Ufficiale (GURI n. 221 del 20 settembre 2019) due decreti del Ministero dello Sviluppo Economico con cui vengono rilanciati gli interventi agevolativi in favore dei grandi progetti di R&S, con una dotazione finanziaria complessiva di oltre 500 milioni di euro.
Bandi grandi progetti R&S a valere sulle risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI)
Il primo decreto rifinanzia su tutto il territorio nazionale interventi agevolativi a favore delle imprese che investono in grandi progetti di ricerca e sviluppo nei settori “Agenda digitale” e “Industria sostenibile”. La misura è finanziata dalle risorse del FRI, il Fondo Rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti di Cassa depositi e prestiti, e del FCS, il Fondo per la crescita sostenibile del MiSE. Sono, inoltre, riservate agevolazioni per interventi riguardanti la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare.
Nuovo Bando “Fabbrica intelligente, Agrifood, Scienze della vita” e “Calcolo ad alte prestazioni”
Con il secondo decreto viene definita una nuova agevolazione a favore dei progetti di ricerca e sviluppo promossi nell’ambito delle aree tecnologiche Fabbrica intelligente, Agrifood e Scienze della vita. La misura si rivolge alle imprese che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria in tutto il territorio nazionale, con una riserva di 50 milioni dedicata alle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia. Sono inoltre previste agevolazioni nel settore del “Calcolo ad alte prestazioni” coerenti con la Strategia nazionale di specializzazione intelligente.
Le modalità e i termini per la presentazione delle domande per ottenere le agevolazioni saranno definite con provvedimenti ministeriali in corso di approvazione.
I soggetti ammissibili sono le imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del c.c., nn. 1, 3 e 5), e i centri di ricerca. Per i soli progetti congiunti (fino a cinque), anche gli Organismi di ricerca e, per i progetti del settore applicativo “Agrifood”, anche le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’art. 2135 c.c.
Fonte: Ministero Sviluppo Economico