Riportiamo a seguire la lettera del Presidente dell’Associazione internazionale E.L.I.T.E., Ing. Alberto Pasquali, in merito alle importantissime novità riguardanti la Responsabilità Civile Prodotti (RCP).
E.L.I.T.E. (European Laboratory for Industrial and territorial Excellence) è una delle associazioni partner di Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna.
“L’Associazione Internazionale E.L.I.T.E., ufficialmente inserita nel nel Registro delle Associazioni Internazionali agli inizi di Marzo 2020, si costituisce di fatto oltre 15 anni fa come “gruppo di esperti” con una vasta ed effettiva conoscenza di tutto l’insieme legislativo e normativo comunitario relativo ai prodotti ed al “danno da prodotto”.
Tali conoscenze, richieste ed apprezzate in più occasioni anche a livello internazionale, sono il presupposto che ne ha determinato, nel 2017, la sua costituzione ufficiale in forma associativa senza fini di lucro, subito dopo riconosciuta come stakeholder ufficiale della D.G. Internal Market della Commissione Europea per tali tematiche.
In qualità di suo attuale Presidente, oltre che su esplicita indicazione del suo Consiglio Direttivo, si ritiene doveroso portare all’attenzione:
- sia delle strutture governative nazionali e regionali,
- sia delle organizzazioni industriali europee,
- sia dei semplici cittadini comunitari,
che già da un anno l’Unione Europea ha emesso un documento legislativo di fondamentale portata innovativa oltre che assolutamente rivoluzionario in ambito giudiziario, e cioè il
Regolamento (UE) del Parlamento Europeo e del Consiglio n° 2019/1020 del 20 giugno 2019 sulla vigilanza del mercato e sulla conformità dei prodotti (scarica il regolamento in pdf)
Con esso viene affermato, in forma talmente esplicita da non poter più essere considerato “dimenticabile” come lo è stato di fatto in troppi casi in questi ultimi anni, che tutti i prodotti immessi nel mercato comunitario debbono essere effettivamente conformi a tutto quanto prescritto per essi dalla
Normativa Comunitaria di Armonizzazione
e quindi, come tali, in grado di soddisfare prescrizioni che offrono un elevato livello di protezione dei pubblici interessi espressi dalla legislazione comunitaria come lo sono, tra l’altro, la salute e la sicurezza in generale, la tutela della vita e dei beni dei consumatori e l’effettiva protezione dell’ambiente.
In ambito giudiziario la sua effettiva applicazione modifica talmente la prassi processuale in una controversia legale per “danno da prodotto” che se il danneggiato ne richiede attualmente l’applicazione, ha la quasi certezza di arrivare ad ottenere dal giudice una condanna del “produttore” (sia esso l’effettivo fabbricante oppure l’importatore), il quale (particolarmente se P.M.I.) ben difficilmente, con tale pregresso giudiziario, potrà continuare a rimanere operativo sul mercato.
Tutto questo magari per una banale causa giudiziaria di 500 euro, messa in atto per il danno creato da un suo prodotto posto in commercio 10 anni prima.
Ancora per un breve periodo di tempo, a favore del mondo industriale, vi è il fatto che la quasi totalità dei giudici e degli avvocati comunitari, per tutta una serie di motivazioni da esaminarsi ed analizzarsi in altra sede, in questi ultimi trent’anni non sono stati in grado di gestire in giudizio, perché ad essi completamente sconosciute, le prescrizioni operative della Normativa Comunitaria di Armonizzazione per determinare se, un prodotto, risultava essere o meno “legislativamente difettoso”.
Questa lacunosa conoscenza della legislazione comunitaria ha determinato di fatto in ambito giudiziario, per tutto questo arco temporale, una grave disuguaglianza sociale nei riguardi dei diritti costituzionali dei consumatori, cosa questa inaccettabile da un punto di vista giuridico e della quale anche la stessa Commissione Europea ha dovuto prendere atto visto che, nel paragrafo “AZIONE n°4 (Formazione e scambio di pratiche per i giudici e gli operatori della giustizia a livello nazionale)” del documento ufficiale:
Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo ed al Consiglio – Documento n° COM(2020) 94 del 10 marzo 2020
Piano d’azione a lungo termine per una migliore attuazione e applicazione delle norme del mercato unico (scarica il documento in pdf)
ha esplicitamente specificato quanto segue:
I cittadini e le imprese dell’UE si affidano ai giudici nazionali per la tutela dei loro diritti nel mercato unico. È pertanto necessario che i giudici nazionali siano adeguatamente formati sul diritto dell’UE. Per accrescere la consapevolezza e la comprensione della legislazione sul mercato unico saranno intensificati i programmi di formazione e i seminari per i giudici e per gli altri operatori della giustizia incaricati dell’applicazione della legislazione sul mercato unico.
Di questa complessa problematica e di tutte le le sue implicazioni sia giuridiche che normative ne è stata fatta una sintesi (scarica il documento di sintesi).
Con tali premesse, diviene fondamentale mettere in atto, quanto prima, le più opportune forme di sostegno soprattutto per le Piccole Medie Imprese europee affinché la maggior parte di esse, in concomitanza temporale con la classe forense, possa convenientemente adeguarsi a quanto prescritto per i loro prodotti dalla Normativa Comunitaria di Armonizzazione, oltre a poterne fornire in giudizio prova esaustiva per un periodo di 10 anni.
In mancanza di ciò un numero inaccettabile di PMI, per problemi di concorrenza e/o per problemi giudiziari, non avrà più la possibilità di rimanere concorrenziale sul mercato.
L’Associazione Internazionale E.L.I.T.E. è a disposizione delle organizzazioni governative, degli enti pubblici, delle strutture private oppure dei semplici cittadini, interessati ad avere chiarimenti, approfondimenti o supporto logistico non solo in ambito industriale, legislativo o normativo ma anche in quello, particolarmente importante, del settore giudiziario e legale”.
Ing. Alberto PASQUALI
E.L.I.T.E. (European Laboratory for Industrial and territorial Excellence) – President
ISO TC 176 / SC2 / SPOTG – Past Member
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Sulla Responsabilità Civile Prodotti, E.L.I.T.E. e Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna hanno organizzato nel 2019 un convegno dal titolo:
Il nuovo approccio giuridico-normativo dei procedimenti legali per Responsabilità Civile dei Prodotti (RCP)
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