Le mafie stanno approfittando dell’attuale crisi economica, aggredendo l’economia reale e minacciando lo Stato di diritto. Progetto Manager di marzo indaga fatti e numeri della corruzione e del malaffare, alla ricerca dei nostri anticorpi sociali, dedicando il fascicolo a Il male silente.
La lettura comincia con Ai manager dico di avere coraggio di Stefano Cuzzilla che, riconfermato alla guida di Federmanager per un nuovo mandato triennale, spiega gli obiettivi della sua presidenza.
Si prosegue con Pagare tutti e pagare meno di Mario Cardoni. Abbiamo un triste record, quello dell’evasione fiscale e contributiva. Il risultato è che più della metà del Paese vive a carico di qualcun altro.
Vincenzo Mulé, direttore di Prisma, firma I tentacoli della piovra: l’economia è tra le principali vittime delle mafie, che con il tempo si sono evolute passando dalla lupara alla ventiquattrore. Mulé qui fotografa i numeri dell’ascesa criminale
Di Enrico Fontana Ambiente criminale: l’ecomafia è un fenomeno in espansione, con un giro d’affari che nel 2019 ha sfiorato i 20 miliardi di euro. E i clan si spartiscono una torta ricca, dal settore dei rifiuti a quello alimentare
Servizio pubblico, scritto da Massimo Solani: con Milena Gabanelli parliamo di malaffare, dei rischi del giornalismo d’inchiesta, di querele intimidatorie e di una informazione che a volte, purtroppo, è costretta a volare basso.
Tutta colpa dell’incompetenza. L’Italia è il Paese dei corrotti? La critica di Gustavo Piga a un sistema inefficiente conduce alla proposta di una rivoluzione organizzativa delle stazioni appaltanti, centrata sulla professionalità dell’acquirente pubblico.
Gianluca Maria Esposito, Semplificare per crescere: bisogna scongiurare la dispersione degli interventi come avvenuto in passato con i programmi europei. Più che a una riforma organica, dobbiamo ambire a procedure e tempi più snelli e, soprattutto, essere concreti.
Renato Garbarini e Paola Pastorino firmano Quell’idea di società civile. Il coinvolgimento dei manager nella gestione dei beni confiscati alla mafia potrebbe aiutare a mantenere in vita le attività e i livelli occupazionali. L’esperienza dell’associazione Manager WhiteList.
Un’economia di amicizia sociale, di Gianmatteo Roggio, Fabio Iadeluca, Paolo Cancelli, Lucia Bruno, parla di corruzione come sintomo di una società in conflitto permanente. Reprimere non basta, è necessario creare un clima diffuso di prevenzione culturale e trans-disciplinare che miri al bene comune.
Infine Lo Stato siamo noi, redatto da Lucia Bruno e Paolo Cancelli. Il modello sociale fondato sull’individualismo evidenzia i suoi fallimenti. Ripartiamo allora dall’insegnamento dei padri costituenti, seguendo il principio di uguaglianza come faro del nostro agire.