Si è svolto al Tecnopolo di Bologna il 6 giugno il convegno “L’economia dell’Emilia-Romagna guarda in alto: la manifattura aerospaziale come opportunità di sviluppo”, durante il quale è stato fatto il punto sul settore della space economy, con uno speciale focus sull’Emilia Romagna.
L’evento, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, è stato organizzato da Federmanager Bologna–Ferrara–Ravenna, l’associazione di riferimento dei manager industriali, che ha scelto questo tema per celebrare gli 80 anni dalla fondazione in occasione dell’assemblea annuale degli iscritti, oltre 3.100 nelle tre province.
I lavori della conferenza
Dopo i saluti di Massimo Melega, presidente di Federmanager Bologna–Ferrara–Ravenna e la prefazione del professor Paolo Tortora, membro del Consiglio Tecnico Scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana e direttore del CIRI – Aerospace dell’Università di Bologna, a cui è stata affidata la supervisione scientifica del convegno, è seguito l’intervento di Eric Pascolo, HPC (high performance computing) project manager del consorzio interuniversitario Cineca.
La prima parte dell’evento, dedicata al settore dell’aeronautica, ha ospitato la relazione del professor Fabrizio Giulietti dell’Università di Bologna su “MovERt: un caso di studio per il trasporto aereo personale”, che ha dichiarato: “Il sistema dei trasporti è al centro di un cambiamento radicale; la nuova direzione è un paradigma di mobilità elettrica ed automatizzata, supportata da nuove tecnologie abilitanti quali i sistemi di guida automatici, i materiali ultraleggeri e la propulsione a idrogeno. In questo contesto, attraverso progetti dedicati alla Mobilità Aerea Urbana, la Regione Emilia-Romagna risponde alla crescente domanda di spostare persone e merci più lontano, più velocemente e in modo sostenibile attraverso lo sfruttamento della dimensione verticale.”
A seguire Alessandro Curti della Curti SpA di Castel Bolognese, Ravenna, su “Zefhir: da ultraleggero bi-posto a drone per applicazioni in scenari urbani ed extra-urbani”: “Zefhir è nato come un sogno audace: costruire il miglior elicottero biposto al mondo. Oggi quel sogno evolve, aprendo scenari completamente nuovi. Con il progetto Zefhir U-750 stiamo portando la nostra esperienza nel volo manned verso soluzioni unmanned per applicazioni urbane ed extra-urbane, dal soccorso in alta quota alla logistica offshore, fino agli interventi in ambienti ostili per l’uomo. È una sfida tecnologica e culturale, che coniuga sicurezza, autonomia e innovazione made in Emilia-Romagna. Il convegno di oggi ha confermato che la manifattura aerospaziale può essere una straordinaria leva di sviluppo per il nostro territorio.”
Ha chiuso la sessione Gianluca Rossetti di Zephyr Srl (Meldola, Forlì-Cesena) su “Ricerca e soluzioni per la Mobilità Aerea Avanzata”: “Rappresento la giovane azienda Zephyr, nata in Emilia Romagna come startup innovativa e oggi PMI in crescita nel settore dei droni e della mobilità aerea avanzata. Fin dalla nostra costituzione lavoriamo per sviluppare soluzioni che favoriscano l’uso dei droni e offriamo la nostra esperienza ad aziende che sono attive nel settore. La nostra realtà è fortemente radicata nel territorio: siamo un prodotto del polo aeronautico di Forlì e dell’Università di Bologna, da cui provengono competenze, idee e persone che hanno dato forma alla nostra impresa. Collaboriamo con importanti realtà industriali locali, come la Curti, e investiamo in ricerca per portare avanti progetti innovativi. Guardiamo con entusiasmo allo sviluppo della mobilità aerea urbana, ambito che rappresenta la sfida più affascinante per il futuro del nostro settore. Vogliamo dare il nostro piccolo contributo per trasformare positivamente il modo in cui ci muoveremo in futuro, con lo sguardo sempre rivolto all’innovazione e alla sostenibilità.”
Ha fatto da ponte con la sessione dedicata allo spazio l’intervento del vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla.
A seguire il professor Dario Modenini dell’Università di Bologna ha parlato di “Spazio sostenibile: le orbite terrestri come risorsa (da proteggere)”, che ha spiegato: “Le orbite terrestri, specialmente a bassa quota sono una risorsa strategica per l’economia spaziale del futuro, ma non illimitata. La sostenibilità nello spazio — intesa come gestione responsabile del traffico orbitale e mitigazione dei cosiddetti detriti — è una sfida tecnologica e politica che riguarda da vicino anche l’Italia e l’Emilia-Romagna, sempre più protagonista nel settore aerospaziale.”
Massimo Bercella della Bercella SpA di Varano de’ Melegari, Parma, ha dedicato la sua relazione alle costellazioni satellitari: prospettive e ricadute industriali. “L’Emilia-Romagna – ha detto – è il territorio in cui affondano le nostre radici industriali, su cui continuiamo a investire e che oggi rappresenta sempre più un ecosistema d’eccellenza dove innovazione, manifattura avanzata e visione industriale convergono per dare vita a filiere tecnologiche d’avanguardia. Tra queste, l’Aerospazio si sta affermando come settore chiave per accelerare questa traiettoria, generando ricadute in termini di competitività, attrazione di talenti e valore aggiunto. È un ambito in cui investiamo da tempo e che, insieme alla difesa, rappresenta il 45% del nostro fatturato, in costante crescita. Investire in questa direzione significa, per noi, investire anche e soprattutto nel futuro del territorio”.
Infine Damiano Accurso di NPC Spacemind Srl (headquarters a Imola, Bologna) ha chiuso la giornata parlando di “New Space Economy: le nuove frontiere di accesso allo Spazio”. “Dal 2013 Spacemind, business unit di NPC, sviluppa soluzioni per il settore spaziale con un focus su nanosatelliti, sistemi di separazione e di deorbiting. In questo contesto – ha sottolineato – la new space economy offre una cornice straordinaria: un ecosistema in rapida evoluzione dove l’accesso allo spazio non è più riservato a pochi grandi attori ma diventa sempre più democratico, aperto a PMI e settori industriali trasversali grazie a tecnologie più accessibili e a una visione condivisa tra pubblico e privato. L’Emilia-Romagna può giocare un ruolo da protagonista guardando allo spazio non solo come una sfida tecnologica ma come un’opportunità concreta di crescita e diversificazione industriale.”
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