Riportiamo la notizia apparsa su La Repubblica in merito al progetto UNI-CO-RE, che abbiamo sostenuto, grazie alla quale cinque studenti etiopi possono concludere i propri studi a Bologna .
E’ la fase-pilota del progetto UNI-CO-RE (UNIversity COrridors for REfugees), promosso dall’UNHCR. un tassello nella più ampia azione di sviluppo dei canali di immigrazione regolare rifugiati e migranti vulnerabili
BOLOGNA – Sono cinque i giovani rifugiati che hanno conseguito la laurea in Etiopia e che avranno la possibilità di essere selezionati per partecipare alla fase pilota del progetto UNI-CO-RE (UNIversity COrridors for REfugees). Grazie ai corridoi universitari promossi dall’Università di Bologna, UNHCR e una fitta rete di altri partner e istituzioni nazionali ed internazionali, i cinque studenti selezionati potranno proseguire il proprio percorso accademico scegliendo una delle lauree magistrali proposte dall’Università di Bologna.
Servizi di supporto logistico e amministrativo. Le cinque borse di studio a disposizione sono un’occasione per offrire una nuova possibilità di studio e di integrazione a giovani rifugiati, costretti già in passato ad abbandonare il proprio Paese in cerca di salvezza in Etiopia. Per gli studenti rifugiati che verranno selezionati sono infatti previsti servizi di supporto amministrativo e logistico, e percorsi di integrazione nella vita universitaria italiana. Tra i partner che hanno scelto di scendere in campo al fianco dei rifugiati ci sono: Arcidiocesi di Bologna, ER.GO – Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori dell’Emilia-Romagna, Federmanager Bologna – Ravenna, Gandhi Charity, Manageritalia Emilia Romagna, Next Generation Italy.
L’accordo tra Farnesina, Caritas, UNHCR, Ateneo bolognese. “Corridoi universitari” per studenti rifugiati in Etiopia: la creazione di percorsi di studio e integrazione in Italia per giovani con status di rifugiato nel Paese africano è al centro di un Protocollo d’intesa firmato a Roma tra la Farnesina, l’Università di Bologna, UNHCR e la Caritas Italiana. Obiettivo: sostenere l’arrivo in Italia di cinque allievi dell’Università di Macallè che siano determinati a frequentare un biennio di specializzazione presso l’Ateneo bolognese.Il ruolo della Farnesina consisterà nel gestire le domande di visto per studio degli studenti selezionati, agevolando gli appuntamenti in Ambasciata. Le pratiche di visto seguiranno poi la normale istruttoria del visto studio/immatricolazione universitaria e dovranno soddisfare i relativi requisiti di legge.
Lo sviluppo di canali Di immigrazione regolari. Il progetto “UNICORE” (University Corridors for Refugees), mirato per giovani che vedono nel nostro Paese un punto di riferimento culturale, è solo un tassello nella più ampia azione di sviluppo dei canali di immigrazione regolare per i rifugiati e i migranti vulnerabili, che l’Italia ha da tempo intrapreso, coinvolgendo la società civile nelle iniziative di accoglienza e integrazione. Contribuiscono nello specifico all’iniziativa anche la ER.GO – Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori dell’Emilia-Romagna, Federmanager Bologna – Ravenna, Gandhi Charity, Manageritalia Emilia Romagna, Next Generation Italy. UNI-CO-RE sarà realizzato in via sperimentale per gli anni accademici 2019/2020 e 2020/2021. Gli studenti rifugiati saranno selezionati mediante un apposito bando.