L’avvio della campagna benefica il 14 dicembre al tradizionale incontro promosso dall’associazione dei manager in occasione delle festività. Obiettivo: l’installazione di pannelli solari in una missione a Lusaka
ESG e best practice, incontro con Claudio Pinassi, Group CEO di KME: il sostegno alla terapia ricreativa Dynamo Camp
In occasione delle festività natalizie Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna avvia una raccolta fondi a favore del Centro Missionario Francescano Onlus per il Progetto Zambia, con l’obiettivo di installare pannelli solari in una missione a Lusaka.
L’avvio della campagna benefica coincide con il tradizionale incontro promosso dall’associazione dei manager in occasione delle festività, in programma sabato 14 dicembre 2024 dalle 10.30 alle 13.30 al Museo del Patrimonio industriale in via della Beverara 123 a Bologna.
Prima del brindisi augurale spazio alla riflessione con la conferenza “ESG Focus S: quando l’Industria sorprende positivamente la Società. La testimonianza di KME: un passo avanti nell’innovazione sostenibile”. Interviene Claudio Pinassi, Group CEO di KME, uno dei maggiori produttori mondiali di prodotti in rame e leghe di rame con salde radici italiane, che ha fatto della responsabilità sociale d’impresa un caposaldo. Protagonista dello speech Dynamo Camp, un’isola di felicità ospitata in un’oasi naturale. A San Marcello Piteglio, in provincia di Pistoia, in un’area di oltre 900 ettari, vengono offerti gratuitamente programmi di terapia ricreativa a minori affetti da patologie gravi o croniche, disturbi del neurosviluppo o condizioni di disabilità. Le attività, attraverso i progetti City Camp e Dynamo Programs, vengono portate anche fuori dal Camp e in strutture ospedaliere, associazioni e case famiglia sul territorio nazionale.
Porterà i saluti dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale il Presidente Daniele Vacchi.
Il progetto Zambia
Nella missione dei frati conventuali in Zambia, nella casa Rivotorto, è urgente sistemare i tetti – recentemente scoperchiati da un improvviso uragano rendendo inagibile l’intero immobile – e collocare alcuni pannelli solari che renderebbero autonoma la vita e le attività dei frati e degli ospiti.
La richiesta dei fondi è anche motivata dalla catastrofica situazione dell’intera nazione. In tutto il paese viene erogata l’energia elettrica due ore al giorno causando il fermo della vita e delle attività dei frati e delle iniziative sociali che portano avanti a beneficio della popolazione limitrofa.
La prolungata siccità nei paesi dell’Africa australe ha provocato una grave riduzione delle riserve idriche nei principali bacini di raccolta della regione, come la diga di Kariba, che fornisce energia elettrica allo Zambia e allo Zimbabwe. A quanto risulta, il governo di Lusaka ha incoraggiato i privati e le imprese a investire sull’energia solare, ma molti non possono permettersi i pannelli solari.
“E’ quanto mai necessaria l’installazione di pannelli solari nel convento dei frati – spiega Massimo Melega, presidente di Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna – per risolvere almeno in parte la difficile situazione. Il progetto ha un costo di 10.000 euro e ci stiamo attivando per raccogliere dei fondi per sostenerlo.”
Le donazioni possono essere effettuate via bonifico sul conto bancario aperto appositamente per questa raccolta intestato a Sindacato Dirigenti Az. Ind. Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna, IBAN IT 26 L 05080 36760 CC0070680699. Causale: contributo beneficenza Progetto Zambia. Codice SWIFT / BIC per bonifici esteri: IMCOIT2AXXX.
La conferenza: il modello KME di Responsabilità sociale
La strategia di sostenibilità di KME Group, intesa come l’integrazione di considerazioni ambientali e sociali nel modello di business, nella strategia, nella pianificazione finanziaria e nella gestione dei rischi, si fonda su 4 pilastri principali: continua crescita ed evoluzione dell’impatto sociale, verso un gruppo “circolare”, ottimizzazione dei processi produttivi e dell’uso delle risorse, decarbonizzazione dei processi e riduzione delle emissioni di gas serra.
In questo quadro la dimensione sociale assume per KME una grande rilevanza e si traduce in azioni specifiche, in buone pratiche che impattano positivamente sul territorio e sulle persone. La storia della responsabilità sociale di KME è talmente rilevante da costituire oggetto di studio anche a livello universitario: partendo dai dipendenti KME si è occupata delle loro famiglie, quindi della comunità che ospitava gli insediamenti industriali ed ha infine raggiunto bambini e stakeholders di tutto il mondo tramite la creazione del “Sistema Dynamo”, che Claudio Pinassi racconterà ai presenti nel corso di una “lectio” dedicata ai manager di Bologna, Ferrara e Ravenna.