Federmanager ha presentato il Bilancio sociale 2020 ripercorrendo le tappe di un anno che ha imposto a tutti un cambiamento sostanziale. Un quadro nuovo di lettura delle attività e dei risultati in correlazione con l’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile, riferimento imprescindibile per una organizzazione che deve farsi interprete delle trasformazioni economiche e sociali.
La narrazione unisce infatti i risultati raggiunti ad alcuni dei goal dell’Agenda 2030: imprese, innovazione e infrastrutture, lavoro dignitoso e crescita economica, salute e benessere, parità di genere, consumo e produzione responsabili, comunità sostenibili, lotta contro il cambiamento climatico, riduzione delle disuguaglianze, partnership per gli obiettivi.
«Un anno complesso, – ha affermato il presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla, – durante il quale non ci siamo mai fermati, rivolgendo sempre massima attenzione ai bisogni dei manager e delle loro famiglie. Ciò che stava accadendo, nelle imprese, nella provincia italiana, in altri paesi, ci toccava da vicino e noi abbiamo scelto di affrontarlo tenendo bene a mente il futuro delle prossime generazioni, perseguendo l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile in tutte le nostre attività di rappresentanza».
Lavoro agile, formazione e politiche attive, relazioni industriali, welfare e previdenza, politica industriale, campagne multimedia di comunicazione, sostenibilità e nuovi accordi sono gli highlights del 2020. Il dialogo costante con esponenti del Governo, forze politiche, istituzioni, aziende e altre parti sociali è proseguito senza sosta: 300 incontri nel 2020.
Un “anno digitale”, per cause di forza maggiore. Partendo da un’attenzione costante all’implementazione dei contenuti presenti sul sito istituzionale di Federmanager si è affermato il convincimento che era necessario cominciare a “pensare digitale”. I risultati registrati sono lusinghieri: il sito web è stato visualizzato dal 25% in più di utenti rispetto all’anno precedente.
«Abbiamo spiegato le vele al cambiamento, – ha dichiarato il direttore generale Mario Cardoni – sperimentando le modalità dello smart working con abnegazione, determinazione e intelligenza operativa e adottando procedure organizzative e gestionali proiettate a una nuova concezione del lavoro. L’impegno si è tramutato nella volontà di lavorare a innovative opportunità per gli iscritti attraverso i nostri canali digitali».
Da subito Federmanager ha avviato una comunicazione reattiva rispetto alla pandemia proponendo ai manager novità e occasioni di incontro virtuali, eventi digitali di formazione e sviluppo professionale o di riflessione sui grandi temi al centro del dibattito pubblico, campagne di comunicazione in versione multimediale e un dialogo costante attraverso i social: community decisive soprattutto nei mesi del lockdown. L’accelerazione del nostro tempo richiede competenze strategiche, evidenziate dalla priorità che l’agenda mondiale riserva a temi da sempre al centro dell’attenzione di Federmanager come sostenibilità, innovazione, inclusione.
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