Roma, 22 marzo 2017 – Con un adeguato ciclo di investimenti dal 2020 al 2030 la dipendenza energetica dall’estero si abbasserà dall’84% al 64%, riducendo la bolletta di 3-4 miliardi di euro rispetto allo scenario tendenziale. Inoltre, con un’accelerazione del processo di decarbonizzazione, l’Italia vedrebbe le proprie emissioni di anidride di origine energetica ridursi al 2030 di 94 milioni di tonnellate rispetto al 2015 (-28%), e ciò genererebbe un risparmio di 1,5 miliardi di euro.
Questi alcuni risultati di scenario dello studio “Una strategia energetica per l’Italia”, elaborato da Federmanager in collaborazione con l’Associazione Italiana Economisti dell’Energia (AIEE), e discussi oggi nell’ambito del convegno Una strategia energetica da “rinnovare”: le proposte dei manager per un piano nazionale dell’energia efficiente e sostenibile.
In vista dell’imminente pubblicazione della nuova Strategia Energetica Nazionale (SEN), il presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla, ha sottolineato che «all’Italia serve una strategia energetica di lungo periodo che sostenga l’imprenditoria e rilanci produzione e occupazione». E, sul fronte della decarbonizzazione, ha aggiunto: «significa realizzare risparmio energetico e investimenti nelle energie pulite, che sono necessari affinché il nostro Paese rispetti gli obblighi internazionali».
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