Si è svolto a Bologna il 28 novembre il convegno promosso da AIDP, ANDAF e IIM Institute of Interim Management, con la collaborazione di CONFAPI ed EMIL BANCA “Aumentare la competitività delle PMI”.
Di fronte a sfide nuove, in questo momento di grande incertezza e complessità le PMI avvertono la necessità di rafforzare le competenze manageriali per elaborare i loro piani di sviluppo, ma anche per poter utilizzare in maniera efficace le risorse finanziarie che il PNRR destina al sistema produttivo. Gestire bene i fondi significa anche avere le risorse manageriali adatte.
La realtà, fotografata in una recente indagine di Unioncamere, basata sulle elaborazioni del Centro studi Guglielmo Tagliacarne, ci dice però che l’80% delle PMI non ha a piano di utilizzare le risorse allocate, anche per scarsa informazione e bassa sensibilizzazione. Come allora far crescere la cultura di impresa e acquisire competenze manageriali che portino esperienza riconosciuta e certificata? Quali soluzioni sono oggi accessibili per PMI e imprese familiari? Imprese, banche e manager ne discutono nell’evento che si terrà presso il MUG, spazio creato da Emil Banca per lo sviluppo sostenibile del territorio.
Moderati da Sergio Luciano, Direttore Responsabile Economy e Investire e con il benvenuto di Vittoria San Pietro, Ufficio Innovazione e startup Emil Banca, ne hanno discusso Maurizio Quarta, Temporary Management & Capital Advisors – Temporary e Fractional Management per le PMI, Paolo Fanti e Giancarlo Veltroni, ANDAF – Il valore di un Direttore Finanziario per le PMI, Aurelio Luglio, AIDP Emilia Romagna – Conviene gestire bene le risorse umane in una PMI, Stefano Bianchi, CONFAPI Emilia – La voce delle imprese, Gianni Tugnoli, Manageritalia – La voce dei manager: un caso di WBO, Andrea Molza, Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna – La voce dei manager, Paolo Francia, Ufficio Sviluppo Imprese Estero e Agricoltura, Emil Banca – La voce di una banca del territorio.
Nel suo intervento Andrea Molza ha sottolineato come “l’adeguatezza delle competenze manageriali all’azienda che ne beneficia” sia un punto focale.
“Crescere in una sola azienda non fa diventare manager, ma persona di fiducia che sposa l’azienda, ma proprio perché ne ha vista solo una spesso non acquisisce quella sensibilità e flessibilità necessarie in un contesto in costante evoluzione. In futuro dovremmo vedere pmi che competono con successo nel mondo perché hanno imparato a investire e a delegare a manager (dirigenti o quadri) adeguatamente formati da precedenti esperienze magari in multinazionali pronti a fare la loro parte con impegno e onore e ad impegnarsi su un progetto condiviso consapevoli che nel futuro il successo della propria azienda dovrà essere anche sostenibile. In questo contesto un manager può essere un acceleratore per riallineare l’azienda con un mercato che cambia”.
RASSEGNA STAMPA:
Affariitaliani.it, 6 dicembre 2022
Lifestyleblog.it, 6 dicembre 2022