Oltre il 70% di manager del Nord-Est dichiara di praticare spesso sport ma, a sorpresa, i più attivi sono gli uomini e le donne tra i 61 e i 70 anni, che raggiungono quota 74%. Meno sportivi i manager più giovani: solo uno su due, infatti, svolge un’attività fisica con frequenza. La prevenzione della salute passa anzitutto dalla promozione dell’attività fisica per due manager su tre (67%), ma anche in questo caso con differenze in base all’età: la pensa così il 94% dei manager over 60 mentre il 98% di chi non ha raggiunto i 50 anni è convinto che basti principalmente ridurre i vizi, come il fumo e l’alcol, per prevenire.
È questo il quadro che emerge dallo studio esplorativo commissionato da Federmanager a G&G Associated per rilevare come i manager del Nord-Est vivano l’attività sportiva in relazione con il benessere. Lo studio, condotto a febbraio 2016 su un campione di 450 manager del Triveneto iscritti alle Federazione, è stato presentato il 18 marzo dal presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla, in occasione del convegno organizzato in collaborazione con l’Istituto Medicina e Scienza dello sport del Coni, “Sport e benessere: sfida alla prevenzione e agli stili di vita positivi”, e realizzato in partnership con Praesidium, Genialloyd, Previmedical, Rbm Salute, Amyko, Assidai, Fasi, Fasdapi, Previndapi.
Rispetto all’informazione in tema di prevenzione, solo il 9% dei manager intervistati giudica “molto adeguata” la propria conoscenza della materia e, sebbene il principale canale di informazione in tema di prevenzione resti il proprio medico di fiducia, il 30% dei manager cerca informazioni su internet e un 26% si affida ai consigli tramandati in famiglia e alla saggezza popolare. Altissima la quota dei manager (76%) che guarda ai Fondi sanitari integrativi come attori nella promozione di stili di vita corretti, attribuendo loro sia una funzione di stimolo per mettere in atto controlli medici preventivi sia una funzione di informazione e sensibilizzazione.
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