Su 142 Paesi presi in considerazione dal Gender Gap Report 2014 (World Economic Forum) l’Italia è soltanto alla 114° posizione per partecipazione femminile nel campo economico, alla 129^ per parità salariale, mentre recupera qualche posizione in politica, dove si colloca al 37° posto!
La classifica sulla parità di genere è guidata dai paesi del Nord Europa ma nelle prime dieci posizioni troviamo anche il Nicaragua, il Rwanda e le Filippine. Partendo da queste premesse poco confortanti, Federmanager Minerva, ha promosso una tavola rotonda “Capitale donna: impresa e futuro si coniugano al femminile”, moderata da Maria Latella. Si sono avvicendati gli interventi di
Monica Parrella (Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari opportunità),
Silvia Sardone (Forza Italia – Segreteria Regionale Lombardia),
Irene Tinagli (componente Commissione lavoro Camera Deputati -PD),
Monica Fabris (Presidente Episteme) e
Renata Tebaldi, eletta Coordinatrice Nazionale Minerva, nel corso del I° Meeting nazionale che si è tenuto al mattino.
Le protagoniste hanno affrontato il tema esaminando i vincoli ancora esistenti e le possibili soluzioni e hanno concordato su una tesi, confortata anche da numerose indagini svolte: un numero più elevato di donne in posizioni apicali rende migliori le performance aziendali e, quindi, la valorizzazione del merito e del talento delle donne può sicuramente portare ad una società migliore.
<<Le esperienze aziendali con un management al femminile ci stanno insegnando a colpi di risultati quanto vale il “Capitale donna”– ha affermato il Presidente Federmanager
Stefano Cuzzilla -. Studi autorevoli dimostrano ormai unanimemente che la presenza di forme di welfare aziendale rende più competitive le imprese: strumenti di work life balance, di sanità integrativa o di telelavoro, sono utili alle donne come agli uomini. Ed è importante che siano riconosciuti nelle fasi della vita in cui si ha maggior bisogno e in cui si è più produttivi>>.
<<Il percorso avviato con le misure previste del Jobs Act – ha continuato il Presidente – se favorisce una maggiore partecipazione femminile nel mercato del lavoro e un maggiore equilibrio tra lavoro e vita privata, va nel verso giusto, ma il vero banco di prova è capire quante risorse il Governo intenda davvero mettere su questi capitoli>>.
<<”Capitale donna” è un valore che l’Italia continua a sottovalutare – ha dichiarato
Giacomo Gargano, Presidente di Federmanager Roma -, il nostro Paese può e deve fare di più per la valorizzazione della differenza di genere e per il riconoscimento del merito come principale criterio di selezione. In questa direzione vanno le attività che Federmanager Minerva porta avanti con dedizione e professionalità, che apprezzo e sostengo in prima persona>>.