Sul fascicolo di ottobre di Progetto Manager, il mensile di Federmanager, si parla di sostenibilità.
“In scadenza”: la transizione ecologica deve tradursi in precisi piani strategici e manageriali, per non lasciare che della sostenibilità restino solo i buoni propositi. Alla vigilia di Cop26, Progetto Manager esplora il delicato equilibrio geopolitico e climatico del pianeta.
Apre Stefano Cuzzilla con “Torniamo in assemblea”: il 12 novembre, a Roma, la nostra Federazione riunirà in presenza tutta la dirigenza industriale. Un grande evento per riportare al centro le priorità e per mandare un forte segnale al Paese: i manager sono gli attori della ripresa.
Segue “La sostenibilità è un modo di essere”, scritto da Mario Cardoni. Responsabilità sociale e attenzione alle questioni ambientali al centro delle nuove strategie aziendali, su cui costruire una buona reputazione aziendale che fa bene anche al business.
Marco Sabatini Scalmati parla invece de “I mercati dell’energia sono impazziti”: con i prezzi di gas e altre materie prime alle stelle, è certo che la crisi energetica continuerà. Soprattutto in Europa, dove a obiettivi ambiziosi non corrispondono politiche realistiche in favore delle rinnovabili.
“ll pianeta ce la farà, l’umanità no” è di Antonio Soriero. Ai cambiamenti climatici non interessano i tatticismi della politica mondiale. La Cop26 rappresenta forse l’ultima occasione per un’inversione di rotta. Il tempo dei tentennamenti è scaduto, come denuncia il professor Luca Mercalli.
Segue “Friday mood“, scritto da Valentina Neri. Attivisti dalle idee chiare stanno manifestando ovunque nel mondo: sono i giovani di Fridays for future. Le loro ragioni, i loro sogni in questa intervista tra due ventenni.
Di Sebastiano Santoro “Popoli in fuga”: cresce l’attenzione mondiale sul fenomeno delle migrazioni climatiche per il quale, ancora oggi, non esiste una convenzione internazionale ad hoc.
“Compromesso verde” di Roberto Menotti: i protagonisti internazionali puntano alla transizione sostenibile, ma si muovono a diverse velocità e spinti da diversi interessi. Alla Cop26 il difficile compito di iniziare a comporre il mosaico.
“Nell’occhio del ciclone”, di Marcella Mallen. Gli eventi estremi causati dai cambiamenti climatici mettono in difficoltà le filiere produttive. Ma anche le aziende sono chiamate a trasformarsi per contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.
“Cop26, si lotta sul clima”, scritto da Alessandra Colarizi. La locomotiva economica del Dragone va ancora a carbone, ma all’orizzonte ci sono gli impegni dell’agenda verde. Tra promesse di lungo respiro e investimenti, la Cina non sembra disposta a rivedere i suoi piani di sviluppo.
“Il nuovo oro è blu”, di Monica Dall’Olio, sul tema dell’acqua: l’Onu denuncia gravi ritardi nel garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari. Per l’Italia, il Pnrr investe oltre 4 miliardi di euro. Arera ne aveva chiesti almeno 10.
Di “Energia in rete” si occupa Fabrizio Iaccarino. Integrare la sostenibilità nelle scelte di business. Ecco i tre assi su cui il Gruppo Enel sta concentrando le attività: decarbonizzazione, elettrificazione e digitalizzazione delle infrastrutture.