Dalla Regione Emilia Romagna altre risorse per l’innovazione tecnologica delle attività libero professionali. Dopo il grande successo del bando Por Fesr 2014-2020 rivolto ai liberi professionisti e chiuso in anticipo, per aver raggiunto prima della scadenza le 100 domande ammissibili, la Regione ha stanziato altri 2,2 milioni di euro e disposto la riapertura dei termini di partecipazione. Per il primo bando, in aprile, era stato reso disponibile 1 milione di euro a cui si aggiungono le attuali risorse per un totale di quasi 3,2 milioni nel 2019.
Sarà possibile fare domanda, on line, dalle ore 10 del 15 maggio alle ore 17 del 30 maggio 2019. Anche in questo caso, i termini di chiusura saranno anticipati al raggiungimento di 150 domande.
Il Bando rivolto ai liberti professionisti è stato aperto per il terzo anno consecutivo, a conferma del sostegno della Regione Emilia-Romagna all’attività libero professionale tramite i Fondi europei – Por Fesr 2014-2020, per favorire una maggiore competitività di questa categoria attraverso la digitalizzazione dei servizi. L’iniziativa intende promuovere l’innovazione allo scopo di ampliare e potenziare i servizi offerti, favorendo così la crescita delle attività libero professionali a supporto dei processi produttivi e dell’economia regionale.
Possono partecipare sia i liberi professionisti iscritti a ordini o collegi professionali, sia quelli non iscritti ad alcun ordine, titolari di partita Iva, in forma singola o associata, e i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps. Gli interventi finanziabili riguardano l’innovazione tecnologica, il riposizionamento strategico dell’attività, il miglioramento dell’organizzazione con servizi digitali e nel caso di forme aggregate la promozione di azioni di marketing e di internazionalizzazione.
Il bando (importo esatto: 2.186.479 euro) eroga contributi a fondo perduto per il 40% dell’investimento ammissibile, che arriva al 45% in caso di incremento occupazionale, rilevante componente femminile o giovanile, rating di legalità, sede localizzata in area montana oppure nelle aree svantaggiate indicate dal bando (107.3.C.). Potranno essere ammessi progetti da realizzare entro il 2019, con una dimensione minima di investimento pari a 15mila euro. L’importo massimo del contributo concedibile per ciascun progetto non potrà eccedere la somma complessiva di 25mila euro.
Fonte: Regione Emilia Romagna