Un’opportunità per aspiranti imprenditrici e neoimprese femminili. Domande a partire dal 15 dicembre. La Camera di Commercio, in collaborazione con il Comitato provinciale per l’imprenditoria femminile, intende favorire la nascita e lo sviluppo di nuove imprese a conduzione o a prevalente partecipazione femminile attraverso la concessione di contributi a fondo perduto.
Possono presentare richiesta per ottenere il contributo previsto dal seguente bando:
aspiranti imprenditrici o aspiranti imprese in forma societaria a prevalente partecipazione femminile
nuove imprese femminili già esistenti
in possesso dei seguenti requisiti:
Aspiranti imprenditrici o aspiranti imprese in forma societaria a prevalente partecipazione femminile:
occupate, inoccupate, disoccupate, cassintegrate, iscritte alle liste di mobilità (il cui stato dovrà essere comprovato da idonea documentazione), residenza o domicilio (di almeno uno/a dei proponenti) nella provincia di Ferrara e che siano intenzionate ad avviare (con relativa dichiarazione di inizio attività) un’impresa localizzata nella provincia di Ferrara entro il 30 settembre 2016.
Nuove Imprese femminili già esistenti con sede e/o unità operativa nella provincia di Ferrara che siano:
iscritte al Registro delle imprese presso la Camera di commercio di Ferrara a far data dall’1 luglio 2015. Le nuove imprese potranno risultare inattive al momento della presentazione della domanda, fermo restando l’obbligo di essere in regola con l’inizio attività entro il 30 settembre 2016.
SPESE AMMISSIBILI
Sono ammesse a contributo le spese (al netto di IVA ed altre imposte e tasse) comprovate da titoli di spesa emessi nel periodo compreso tra l’1 aprile 2015 e il 30 settembre 2016 (farà fede la data del documento di spesa) riconducibili agli interventi previsti dal bando con riferimento a:
parcelle notarili e costi relativi alla costituzione o alla trasmissione dell’impresa (escluse imposte, tasse, diritti e bolli);
acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature, arredi, strutture non in muratura e rimovibili necessari all’attività;
impianti generali per un importo massimo del 30% del totale dell’investimento complessivamente ammesso (sono escluse le realizzazioni “fai da te” documentate solo con acquisti di materiale);
acquisto o rinnovo di attrezzature di protezione degli accessi ai locali in cui sono esercitate le attività d’impresa (serrande e saracinesche, cancelli collocati a chiusura di protezione delle aperture di facciata degli stessi);
acquisto di attrezzature relative a tecnologia sulla sicurezza e cioè, a titolo esemplificativo: sistemi di allarme, videosorveglianza, antitaccheggio, antifurto, attrezzature per video-sorveglianza, video-protezione con cassetta di registrazione e assimilabili, anche collegati a centri di controllo gestiti da Istituti di vigilanza privati, nonché sistemi di videoallarme antirapina – configurati secondo i requisiti tecnici indicati nel capitolato di cui ai Protocolli d’intesa siglati tra il Ministero dell’Interno e le Associazioni imprenditoriali di categoria – in grado di interagire direttamente con gli apparati in essere presso le sale e le centrali operative della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, nel rispetto di quanto previsto dal D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, sulla tutela della privacy”;
quote iniziali del contratto di franchising, nel limite del 30% del totale dell’investimento complessivamente ammesso;
acquisto e sviluppo di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali inerenti l’attività dell’impresa;
registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e relative spese per consulenze specialistiche;
spese per la realizzazione/implementazione, nel limite del 30% dell’investimento complessivamente ammesso, del sito internet aziendale;
spese per lo studio e la realizzazione del/i marchio/i d’impresa e relativa registrazione;
spese sostenute per il deposito di domande di brevetti e registrazione di modelli o disegni nazionali, europei, internazionali, (consulenze da parte di studi professionali o professionisti del settore, costi di traduzione per la nazionalizzazione del brevetto europeo in uno o più paesi, costi per ricerche di anteriorità, etc.);
ricerche di mercato relative all’analisi di settore e ai segmenti di mercato potenziali;
consulenza e servizi specialistici nelle aree:
marketing;
logistica;
produzione;
personale, organizzazione e sistemi informativi;
economico-finanziaria;
contrattualistica;
acquisizione di servizi di consulenza offerti dalle associazioni territoriali di categoria o loro società di servizi operanti nella provincia di Ferrara ed aventi lo scopo di assistere l’aspirante imprenditrice nelle seguenti aree:
definizione di dettaglio del progetto imprenditoriale anche con riferimento all’individuazione e valutazione di opportunità in atto che favoriscano l’accesso al credito per lo start-up;
valutazione sulla qualità e sulla cantierabilità del progetto;
stesura del Business Plan e del piano degli investimenti;
gestione amministrativa e principi del controllo di gestione;
gestione e recupero crediti;
amministrazione del personale;
finanza e rapporti con le banche;
previdenza obbligatoria e integrativa;
internazionalizzazione;
attivazione dell’iter burocratico amministrativo previsto per l’avvio dell’attività d’impresa.
SPESE NON AMMISSIBILI
Non sono ammissibili le seguenti categorie di spese:
le spese non riconducibili all’elenco precedente;
le spese relative alle prestazioni di manodopera di qualsiasi natura;
le spese di gestione ordinaria, ripetitive e riconducibili al normale funzionamento dell’impresa;
acquisizione e/o acquisto di beni in comodato, usati e/o tramite leasing finanziario;
le spese sostenute per l’avviamento e l’acquisto di licenze autorizzative per lo svolgimento dell’attività;
le spese regolate per contanti o attraverso cessione di beni o compensazione di qualsiasi genere tra il beneficiario ed il fornitore;
materiale di consumo e minuterie;
costi di manutenzione;
spese per servizi continuativi, periodici, o connessi alle normali spese di funzionamento dell’impresa (come la consulenza fiscale ordinaria, i servizi regolari di consulenza legale);
realizzazione di opere tramite commesse interne od oggetto di autofatturazione;
spese documentate da note e ricevute (nel caso di consulenze occasionali prestate da soggetti sprovvisti di partita IVA, possono essere accettate apposite note aventi valore fiscale probatorio equivalente alle fatture);
spese per forniture di beni o servizi che costituiscono l’oggetto dell’attività esercitata dall’impresa beneficiaria.
Non sono, inoltre, ammesse:
le spese effettuate e/o fatturate alle imprese beneficiarie dal legale rappresentante, e da qualunque altro soggetto facente parte degli organi societari, e dal coniuge o parenti entro il terzo grado dei soggetti richiamati, ad esclusione delle prestazioni lavorative rese da soci con contratto di lavoro dipendente e senza cariche sociali;
le spese effettuate e/o fatturate alle imprese beneficiarie da società con rapporti di controllo o collegamento così come definiti ai sensi dell’art. 2359 del codice civile o che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza.
AMMONTARE DEL CONTRIBUTO
Il contributo riconoscibile è pari al 40% dell’importo complessivo delle spese ammesse ed effettivamente sostenute (al netto IVA e di altre imposte e tasse), sino ad un massimo di 4.000 euro di contributo. Potranno comunque beneficiare del contributo camerale gli interventi il cui costo minimo (spese ammesse) sia pari o superiore a 2.500 euro.
MODALITA’ D’INVIO
Le domande potranno essere inoltrate dalle ore 10.00 del dicembre 2015 alle ore 24.00 del 27 febbraio 2016 (salvo eventuale chiusura anticipata per esaurimento anticipato delle risorse disponibili). Della eventuale chiusura anticipata del bando verrà data notizia direttamente su questo sito. La trasmissione delle domande di contributo potrà essere effettuata esclusivamente con Posta Elettronica Certificata (PEC) al seguente indirizzo di posta elettronica certificata della Camera di Commercio:
protocollo@fe.legalmail.camcom.it
Fonte: Camera di Commercio di Ferrara