E’ aperto fino alle ore 13 del 16 settembre 2021 il Bando 2021 per la concessione di contributi per il sostegno alle imprese produttive nelle aree montane dell’Emilia-Romagna ai sensi dell’art. 8 comma 3 della Legge Regionale n. 2/2004.
Le aree montane sono le parti del territorio regionale emiliano-romagnolo che in questi ultimi anni hanno incontrato le maggiori difficoltà dovute agli effetti dell’emigrazione e del conseguente calo e dell’invecchiamento della popolazione, cause che hanno indebolito le prospettive di sviluppo e che peggiorano le condizioni di vita dei cittadini che vi risiedono.
Contesto aggravato, sottolinea la Regione, non solo dalla crisi economica e finanziaria che, a partire dal 2008, ha colpito i sistemi produttivi e sociali del territorio, ma anche dalla grave crisi dovuta alla diffusione del virus Covid 19 e dalla conseguente riduzione delle opportunità offerte dal mercato nazionale e internazionale.
Obiettivo del bando
L’obiettivo del bando è quello di sostenere, unitamente agli altri strumenti adottati dalla Regione per le aree montane, lo sviluppo del tessuto produttivo regionale partendo dalle imprese presenti nella montagna Emiliano-Romagnola che, oltre a permettere la tenuta del tessuto produttivo, pongono le basi per garantire una funzione di presidio del territorio, essenziale per una sostenibile tenuta del sistema montagna regionale.
Contributi
Le risorse disponibili ammontano a € 2.500.000 complessivi, a valere sull’annualità 2021. Ulteriori importi potranno essere messi a disposizione a discrezione della Giunta qualora vi sia una disponibilità ulteriore di risorse a valere sul bilancio gestionale della Regione Emilia-Romagna.
E’ riconosciuto un contributo a fondo perduto nella misura pari al 70% delle spese ritenute ammissibili. Il contributo complessivo concedibile non potrà comunque superare l’importo massimo di € 150.000,00.
Regime di aiuto
I contributi previsti nel bando sono concessi ai sensi e nei limiti di quanto previsto dal Regolamento (UE) 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis».
Destinatari
Possono beneficiare dei contributi previsti dal bando, i progetti, presentati dalle imprese aventi qualsiasi forma giuridica, non inquadrabili nel settore della pesca e dell’acquacoltura di cui al regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio o nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli di cui all’allegato I del Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea. Ai fini delle verifiche amministrative di quanto sopra, verrà accertato che l’impresa non eserciti esclusivamente le attività di cui alla sezione A “Agricoltura, silvicoltura e pesca” della classificazione Ateco in uso come indicate nel certificato di iscrizione al registro delle imprese presso la C.C.I.A.A. di appartenenza.
Le imprese di trasformazione aventi codice Ateco C.10 possono candidare progetti solo se aventi un numero di ULA (Unità Lavorative Aziendali) derivanti dal LUL (Libro Unico del Lavoro) fino a 15 al momento della presentazione della domanda.
Requisiti di ammissibilità
Le imprese indicate in precedenza devono possedere, al momento della domanda di contributo, i seguenti requisiti di ammissibilità:
- devono essere regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese e/o repertorio delle attività economiche (REA) presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio;
- il rappresentante legale e i soggetti indicati nell’articolo 85 del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 e ss. mm. e ii. non devono essere destinatari di provvedimenti di decadenza, di sospensione o di divieto di cui all’art. 67 del medesimo decreto;
- avere la sede o l’unità locale oggetto dell’intervento di cui all’articolo 4 comma 1 lettere a) b) e c) in uno dei comuni montani di cui all’allegato A al bando;
- non devono trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale per il quale sia già stato adottato il decreto di omologazione previsto dall’art. 160 e ss. della Legge Fallimentare), e ogni altra procedura concorsuale prevista dalla Legge Fallimentare e da altre leggi speciali, né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti.
Scadenza e presentazione della domanda
La domanda di contributo dovrà essere compilata e inviata alla Regione a partire dal 19 luglio esclusivamente tramite PEC all’indirizzo: segrprn@postacert.regione.emilia-romagna.it entro le ore 13 del 16 settembre 2021, a pena di irricevibilità. Per richieste di chiarimenti sul bando: SviluppoMontagna@regione.emilia-romagna.it.
IL TESTO DEL BANDO E I MODULI PER PRESENTARE DOMANDA