Dalla Regione Emilia Romagna un nuovo bando dedicato alle startup innovative, con l’obiettivo di promuovere e far crescere le startup capaci di generare nuove nicchie di mercato attraverso nuovi prodotti, servizi e sistemi di produzione all’avanguardia, cogliere i nuovi drivers del mercato e generare nuove opportunità occupazionali.
La Regione – con la delibera di Giunta regionale n. 854 del 31 maggio 2019 che mette a disposizione i fondi del Por Fesr 2014-2020 – finanzia progetti di avvio e di espansione delle micro e piccole imprese regionali regolarmente costituite.
Le domande possono essere presentate dalle ore 10 del 8 luglio 2019 alle ore 17 del 11 ottobre 2019, esclusivamente online, tramite l’applicativo Sfinge 2020.
Due le tipologie di interventi ammessi, A e B. Per i progetti di avvio di attività (tipologia A) possono presentare domanda le imprese costituite successivamente al 1° gennaio 2016. Per i progetti di espansione di start up già avviate (tipologia B) possono presentare domanda le imprese costituite dopo il 8 luglio 2014.
Per gli interventi di tipologia A sono ammessi costi riguardanti:
macchinari, attrezzature, impianti, hardware e software, arredi strettamenti funzionali;
affitto e noleggio laboratori e attrezzature scientifiche (massimo 20% del costo totale
del progetto);
acquisto e brevetti, licenze e/o software da fonti esterne;
spese di costituzione (max 2.000 euro);
spese promozionali anche per partecipazione a fiere ed eventi (massimo 25.000 €);
consulenze esterne specialistiche non relative all’ordinaria amministrazione.
Per gli interventi di tipologia B sono ammessi costi riguardanti:
acquisizione sedi produttive, logistiche, commerciali. Le imprese con sede legale esterna alla Regione Emilia-Romagna potranno acquistare solo sedi produttive nel territorio regionale (max 50% costo);
macchinari, attrezzature, impianti, hardware e software, arredi strettamente funzionali;
spese di affitto e noleggio laboratori e attrezzature scientifiche (massimo 20% del costo totale del progetto);
acquisto e brevetti, licenze e/o software da fonti esterne;
spese promozionali anche per partecipazione a fiere ed eventi (massimo 10% del costo totale del progetto);
consulenze esterne specialistiche non relative all’ordinaria amministrazione.
Fonte: Regione Emilia Romagna