Prestiti bancari a tasso agevolato per le imprese agricole dell’Emilia-Romagna, grazie al contributo della Regione. Su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Simona Caselli, la Giunta regionale ha stanziato 900mila euro che permetteranno di abbattere il costo del denaro per il credito di conduzione fino a 1,50 punti rispetto ai tassi correnti. Priorità alle aziende frutticole colpite dalla cimice asiatica e ai giovani. Domande fino al 28 marzo.
Il programma è rivolto a tutte le imprese, senza distinzione di settori, attraverso la concessione di un aiuto “de minimis” sotto forma di concorso nel pagamento degli interessi sui prestiti richiesti dai singoli agricoltori attraverso gli Agrifidi, gli organismi di garanzia che operano in agricoltura. Nella concessione degli aiuti è tuttavia prevista una priorità a favore delle imprese con una superficie di almeno 0,50 ettari destinata alla produzione di pere danneggiate dalla cosiddetta cimice asiatica (Halyomorpha halys), l’insetto-killer che negli ultimi anni si sta diffondendo nelle province di Modena, Bologna e Reggio Emilia, oltre a quelle condotte da giovani agricoltori.
Come funziona il prestito foto di Dell’Aquila Fabrizio, Regione Emilia-Romagna Diateca Agricoltura
L’importo del finanziamento richiesto va da un minimo di 6mila ad un massimo di 150mila euro ed è calcolato mediante una serie di parametri definiti con riferimento alle superfici coltivate, ai capi allevati o al settore di attività. Oltre all’abbattimento del tasso di interesse, i prestiti potranno contare sulla garanzia offerta, con capitali propri, dagli Agrifidi, nonché sulle condizioni di favore ricomprese all’interno delle convenzioni che gli stessi Agrifidi hanno stipulato con le banche. La misura del contributo regionale all’abbattimento dei tassi è di 1,3 punti per la generalità delle imprese, per salire a 1,5 punti nel caso delle aziende colpite dalla cimice asiatica.
Per presentare la domanda c’è tempo fino al 28 marzo prossimo. Gli Agrifidi provvederanno direttamente all’istruttoria delle istanze, alla concessione e alla liquidazione del contributo all’impresa beneficiaria, utilizzando le risorse assegnate dalla Regione. I prestiti sono a breve termine, cioè con durata massima fino a 12 mesi, e coprono le spese che gli agricoltori devono anticipare per il completamento del ciclo produttivo-colturale, fino alla vendita dei prodotti. Dopo le fusioni intervenute negli ultimi anni, il sistema regionale degli organismi di garanzia agricoli è attualmente costituito da tre cooperative che operano a livello interprovinciale: Agrifidi Emilia (Parma e Piacenza); Agrifidi Modena Reggio Ferrara e, infine, Agrifidi Uno Emilia-Romagna per le rimanenti province di Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.
Fonte: Regione Emilia Romagna