Serviranno 5 mesi in più per andare in pensione per il biennio 2019/2020. Con la circolare n. 62/2018, l’Istituto di previdenza prende atto del provvedimento (DD. 5 dicembre 2017, in G.U. del 12 dicembre), con il quale si dà attuazione alle disposizioni in materia di adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli incrementi della speranza di vita.
La nota dell’ente specifica inoltre i nuovi criteri, dettati dalla legge di Bilancio 2018, da utilizzare per il futuro.
Pensione di vecchiaia. Il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia nel biennio 2019-2010 passerà dagli attuali 66 anni e 7 mesi a 67 anni.
Pensione anticipata. Il requisito contributivo che consente il pensionamento anticipato, a prescindere all’età anagrafi ca, nel biennio 2019-2020, sale dagli attuali 43 anni e 10 mesi (42 e 10 mesi le donne) a 43 anni e 3 mesi (42 anni e 3 mesi le donne). Per i cosiddetti «precoci» (chi può far valere almeno un anno di lavoro effettivo prima dei 19 anni di età) il cui requisito attuale è di 41 anni, nel biennio 2019-2020 sarà elevato a 41 anni e 5 mesi.
Pensione in totalizzazione. Il requisito anagrafico richiesto per la pensione di vecchiaia, nel biennio 20192020 salirà da 65 anni e 7 mesi a 66 anni. Il requisito contributivo richiesto per la pensione di anzianità passerà da 40 anni e 7 mesi a 41 anni, per entrambi i sessi.
Attività gravose. Per effetto dell’ultima legge di Bilancio (art.1, comma, 147, legge n. 205/2017), saranno dispensati dal prossimo adeguamento le 15 categorie dei lavori addetti alle mansioni gravose, a condizione che abbiano maturato almeno 30 anni di contribuzione e che abbiano svolto l’attività gravosa per almeno 7 anni negli ultimi 10 prima del pensionamento.
SCARICA LA CIRCOLARE: Circolare numero 62 del 04-04-2018