Agricoltura.Regione Emilia-RomagnaLa Regione rilancia sulle misure agro-ambientali e prevede oltre 30 milioni di euro di risorse aggiuntive da qui al 2020, che si aggiungono a quelle già stanziate nel Programma di Sviluppo Rurale, la cui dotazione complessiva sale così a 1,22 miliardi di euro. Obiettivo: venire incontro al boom di domande che ha accolto i due bandi del Psr su biologico e produzione integrata.
Anche per la produzione integrata ci sarà l’impegno diretto della Regione con 15 milioni di euro che saranno stanziati nell’arco dei prossimi 5 anni sul bilancio regionale, mentre altri 40 milioni di euro saranno reperiti nell’ambito del PSR portando le risorse annuali da 8,3 a 19,7 milioni di euro. In questo modo si potrà soddisfare la stragrande maggioranza delle domande. Per cogliere anche le opportunità di finanziamento della misura complementare della OCM ortofrutta, la Regione sta inoltre predisponendo l’atto per prorogare i termini di presentazione delle domande dal 30 giugno al 15 luglio.
“Si tratta di due misure che hanno riscosso un successo superiore ad ogni aspettativa. E’ un segnale molto positivo che va nella direzione di un’agricoltura sostenibile e di qualità. Non volevamo lasciarlo cadere- spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli – per questo già in maggio abbiamo previsto di soddisfare tutte le domande sul biologico per ulteriori 18 milioni di euro”.
“Discorso a parte merita la produzione integrata- prosegue Caselli – qui le domande di contributo, in forte controtendenza con la passata programmazione, hanno superato di tre volte in valore le risorse inizialmente previste nel bando. In queste settimane abbiamo lavorato per trovare una soluzione che abbiamo condiviso mercoledì scorso con le associazioni agricole nell’ambito della Consulta regionale e che sottoporremo ora al vaglio della Commissione Europea per il necessario via libera prima della pubblicazione della graduatoria prevista entro il 27 giugno”.
“Nessun ritardo né indecisione dunque-conclude Caselli – ma la conferma di un impegno e di una direzione di marcia ben precisa avviata da tempo a favore di un’agricoltura sostenibile in grado di rispondere a una richiesta di mercato in costante crescita, oltre che alle esigenze di salvaguardia delle risorse naturali e della salute dei consumatori”.
Fonte: Regione Emilia Romagna