Non solo rappresentanza sindacale ma anche azione propulsiva per lo sviluppo del Paese. Con questo intento la Giunta esecutiva di Federmanager ha approvato la costituzione di due Commissioni speciali dedicate rispettivamente al tema della Sanità e delle Politiche industriali, che produrranno position paper e proposte legislative da sottoporre alle istituzioni competenti.
«Federmanager intende continuare a dare un contributo al Paese in termini di innovazione e di modernizzazione», ha dichiarato il presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla, inaugurando le due Commissioni, composte da manager associati alla Federazione e da esperti dei due settori appartenenti al mondo accademico e alla comunità scientifica.
«Le ultime dichiarazioni del Governo sulla dotazione del Fondo sanitario nazionale 2016, che dovrebbe rimanere invariata rispetto al finanziamento 2015, non fanno presagire nulla di buono», ha commentato Cuzzilla. «Bisogna lavorare allo sviluppo intelligente di forme di assistenza integrativa che operino in sinergia con il pubblico, trovare soluzioni per garantire che l’offerta sanitaria nazionale mantenga gli alti standard per cui è riconosciuta nel mondo. Serve un modello innovativo di programmazione sanitaria che tenga conto delle variabili demografiche e la nostra Commissione è pronta a elaborare proposte concrete per la collettività».
La Commissione Politiche Industriali si articolerà in tre tavoli di lavoro focalizzati su Siderurgia, Energia, e Infrastrutture e Trasporti. «Monitoriamo i settori su cui storicamente Federmanager è sempre stata in prima linea e che riteniamo nevralgici per poter parlare di una ripresa dell’industria italiana», ha chiarito il Presidente.
Le tre sottocommissioni seguiranno con attenzione l’evoluzione del Piano nazionale dei porti e degli aeroporti così come le criticità del settore siderurgico, a cominciare dalla questione Ilva, dopo la riorganizzazione dei vertici aziendali. «Abbiamo appreso della nuova squadra e auspichiamo che, se entro l’anno l’Ilva dovrà costituire la new company, non si facciano altri errori. In ballo c’è il futuro non solo di uno dei motori del Mezzogiorno, ma anche del più importante sito europeo dell’acciaio».
Il capitolo Energia si pone sulla scia delle scelte di politiche energetiche nazionali che, ha spiegato Cuzzilla, «devono puntare a una maggiore autonomia dall’approvvigionamento estero. Teniamo conto che il contesto internazionale è burrascoso, con le ultime stime sul prezzo del petrolio al ribasso anche per i prossimi anni, e l’instabilità dell’est europeo che non accenna ad appianarsi».
«Con le nostre Commissioni ci prepariamo dunque ad affrontare con spirito e metodo manageriale i prossimi Stati generali dell’Industria annunciati dal Governo», ha concluso il presidente Federmanager, «nella speranza che il Legislatore si avvantaggi delle nostre competenze e delle conoscenze strategiche».